Le tre estati finlandesi
I finnici vivono questo periodo dell'anno come se dentro loro avvenisse una nuova rinascita. Per questo, tengo a tradurvi dal finlandese all'italiano questo articolo ad opera dello scrittore Joonas Konstig. In breve, parla dell'estate finlandese e di come essa possa essere divisa nettamente in tre parti (Suomen kolme kesää). La trovo una lettura essenziale per comprendere meglio il modo di vivere dei finlandesi questa splendida stagione che va da giugno ad agosto.
Un americano si è trasferito in Finlandia e,
durante il lungo autunno e inverno, risente del suo clima. I finlandesi spesso lo incoraggiano dicendogli di aspettare di vedere l'estate, l'estate finlandese è stupenda. Ad un certo momento, durante le imprevedibili piogge di grandine della primavera, l'uomo perde la pazienza e scoppia: "sapete in quale altra parte del mondo l'estate è stupenda? Dappertutto! Perché è estate!" Una buona osservazione. Ma nonostante ciò ribadirei che nell'estate finlandese c'è qualcosa di speciale. Questo è dato dalla sua brevità. Per noi ogni singolo giorno di questa stagione è un caro regalo.
Per fortuna in Finlandia non esiste una sola estate, ma ben tre.
Giugno è la prima delle nostri estati. E' l'estate nella sua fase di gioventù, volubile e sfrenata. Piomba all'improvviso e, presto, è ovunque.
Il primo giorno d'estate le persone sembra strappino via le gambe dei pantaloni e le maniche delle maglie. Allora si riconoscono odori che si erano già dimenticati: crema solare, boschi sotto il calore del sole. La confezione di pastiglie contro punture di
api e serpenti si compra per se come se fosse un regalo, se ci sono serpenti e api vuol dire che è estate davvero! All'inizio dell'estate ogni fiore ed insetto è il primo della sua specie e, per questo, il più importante.
Così come i giovani, anche l'inizio dell'estate è volubile. Alle prime feste si esce la mattina dalle tende e la terra è coperta di brina. A san giovanni la sauna si scalda moltissimo anche per il fatto che l'acqua è davvero tanto fredda. Durante le serate seduti all'aperto si ci veste nuovamente del maglione di lana piegato nell'armadio alla fine di aprile.
Luglio è la seconda delle nostri estati, quella più profonda e abbellita da tutti i suoi fiori.
La Finlandia in questo momento è come se fosse chiusa, il fatto che tutti sono via allo stesso momento crea una sensazione di fiducia intorno a sé.
Questo momento, nei sogni di ognuno diventa una perenne domenica al cottage, quel lasso di tempo in cui per le strade di sabbia ci si dirige verso i campi di fragole, ascoltando la radio. In questo periodo della stagione le giornate di pioggia vengono reputate tradimento. Il primo giorno lo si passa ancora con l'aiuto di un libro da leggere e con i giochi da tavola da condividere con la famiglia; ma il terzo giorno di pioggia ci si sente imbrogliati, come se la natura avesse fregato nel proprio borsellino.
Agosto è l'età avanzata dell'estate. Si ritorna nelle città, le quali si riempiono di eventi. Le sere sono miti e si trascorrono seduti nei parchi o nelle verande facendo abitudine pian piano ai giorni feriali.
Ai posti di lavoro c'è silenzio e c'è sempre qualcuno che pensa di essere più furbo prendendosi le ferie in questo periodo. Egli soffre di solitudine, si sente come un'ape
rimasta fuori dal nido. Chiama dai pub gli amici per unirsi a lui con l'intenzione di continuare l'estate fino a settembre.
Ma è troppo tardi. L'estate non si può più riavere indietro, così come non si può riavere la gioventù.
Joonas Konstig - scrittore.
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